Dopo decenni di moto tecnologiche ad alte prestazioni e efficienza, gli ultimi anni si stanno caratterizzando per il ritorno delle moto vintage, o rétro, che evocano i tempi passati e le emozioni dettate dalla meccanica che non c’è più, scolpite nella memoria. Quest’anno è stato quello del gran ritorno di Honda CB 1100, a rievocare la CB 750 del 1969, anche se con molte innovazioni per adeguarsi alla normativa odierna, in particolare nell’iniezione elettronica, nella frenata combinata e nell’ABS. Circa 11mila euro per questo tuffo nel passato.
E cosi il vintage torna di moda, una moda certamente di nicchia, ma sempre più presente, tanto che le aziende hanno deciso di investire anche in questo segmento, per attrarre il pubblico dei quarantenni, ma anche quelli che hanno deciso di abbandonare la noia della guida sullo scooter per provare le sensazioni della moto. Poi ci sono anche gli ex sportivi, a cui è passata la voglia di correre, e vogliono moto meno impegnative da questo punto di vista. Cosi in in Italia è la Triumph a rappresentare il 33% del mercato vintage, e poi la onnipresente Harley-Davidson. La Bonneville è divenuta un modello diffuso grazie ad un prezzo di partenza, 8.500 euro, più che accessibile, e poi la Scrambler alla Steve McQueen o la Thruxton entrambe a 9.500 euro.
►Moto Guzzi California 1400
► Triumph Triple Street
Ecco cosi un fiorire di Vintage a cui non partecipa solo Honda non è l’unica a credere nell’effetto nostalgia. Quindi, sulla base della W1 del 1967, ecco la W800 di Kawasaki, cromata, raffreddata ad aria, con il faro anteriore tondo e la sella lunga a 8.360 euro.
Poi la Morini, che ripropone la Rebello del 1956 e la Scrambler a 10.900 euro, anche qui cromature e faro anteriore tondo, con motore bicilindrico da 1.187 cc e 117 cavalli raffreddato a liquido.
Naturalmente presente anche Moto Guzzi, con la famiglia delle V7 a partire da 8.000 euro e estetiche anni Settanta. Ma anche con nuovi progetti come la vecchia/nuova California 1400 da 17.300 euro, un progetto iniziato nel 1969. L’azienda qui, per bocca del responsabile tecnico di Piaggio, Romano Albesiano, vuole trasmettere lo spirito antico alla nuova moto, con un progetto moderno e tecnologia avanzate.