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Il suo prototipo riprende lo stile Alfa Romeo in molti dettagli, si ispira alle Alfa più importanti nella storia del marchio come per esempio la GT1300 Junior degli anni ‘60 e la 1750 GTV degli anni ‘70.
L’opera dello studente coreano prende il nome di “Alfa Romeo Berlina da Corsa” ed è progettata sia per girare in pista sia per essere usata come una normale berlina nel traffico.
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La particolarità del progetto risiede nella possibilità teorica di modellare il tetto, un pò come accade sul prototipo della BMW, la GINA.
Il meccanismo è del tutto elettrico e permetterebbe alla macchina di modellare il tetto in modo da renderlo più basso e aerodinamico per l’utilizzo in pista oppure in modo da andare a creare più spazio al posteriore per lasciar spazio ai passeggeri.
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Comunque il progetto deve essere molto rivisto non fosse altro che manca una visione posteriore. Infatti è assente qualsiasi finestrino al posteriore, rendendo l’auto praticamente inutilizzabile se mai venisse passata in produzione.
Bisogna notare anche il fatto che il design appare abbastanza sproporzionato, la parte anteriore e posteriore dell’auto sembrano appartenere a due modelli completamente differenti.