Quel lasso di tempo a cavallo tra la fine degli anni 50 e la fine dei 60, dove grazie ai bagordi e agli eccessi di pochi si arricchivano e indoravano i sogni di tanti italiani.
Un must per quell’epoca era possedere un “motoscafo” Riva. E’ sconfinato l’elenco dei VIP dell’epoca che hanno posseduto una imbarcazione Riva. Il modello che sicuramente è ben fissato nell’immaginario collettivo è il Riva Aquarama, presentato nel 1963 e subito diventato una icona sia della nautica sia della moda.
Dopo oltre 40 anni, il cantiere Riva, oggi marchio di proprietà del gruppo Ferretti, presenta l’Acquariva, una barca fortemente evocativa dell’Aquarama e della quale riprende la concezione generale.
Le linee di scafo e coperta sono molto simili a quelle dell’Aquarama, ovviamente rivisitate in chiave moderna. Come se fosse un fregio o un emblema è stato riprodotto in maniera sublime l’ampio prendisole di poppa che in passato ha ospitato le grazie di Brigitte Bardot.
Si nota immediatamente il largo uso di materiali pregiati utilizzati per le definizioni del pozzetto e della coperta, pelli finissime ed essenze legnose di gran pregio. Anche la verniciatura dello scafo, come le finiture dei particolari in acciaio sono impeccabili e denotano una grande maestria.
La barca ha una lunghezza fuori tutto di 10.7 mt. e una larghezza di 2.80. La generosa motorizzazione, composta da due Yanmar da 380 cv, le garantirebbe una velocità massima di 41 nodi e una massima di crociera di 36 nodi.
I viaggi nel tempo forse sono una delle ultime e lontane frontiere della scienza, ma se non riesce proprio a portare indietro nel tempo, l’Aquariva Super è sicuramente in grado di far rivivere, a pochi fortunati, le emozioni da Dolce Vita.
Gabriele