In Commissione finanze alla Camera, grazie all’iniziativa dell’onorevole Capezzone, è stata proposta l’abolizione del bollo auto, o meglio la sospensione da 3 a 5 anni della tassa per i veicoli meno inquinanti. Dopo l’illusione durata due settimane arriva lo stop della Ragioneria di Stato.
L’idea di cambiare i connotati al bollo auto piace a tutti. Far pagare soltanto quelli che inquinano di più e dare un po’ di sollievo alle tasche di chi investe nell’ambiente acquistando un veicolo ecologico. La proposta di Capezzone era chiara: sospendere 3 anni il bollo alle auto nuove e non inquinanti e sospenderlo per 5 anni alle auto elettriche. Poi si ricomincia a pagare ma in base alle emissioni di anidride carbonica.
La Ragioneria di Stato non ha trovato le coperture economiche per questa iniziativa e adesso si torna al punto di partenza. Il testo sarà rispedito alla Commissione finanze della Camera dove ci si dovrà preoccupare di modificare il testo e tentare di trovare una soluzione più sostenibile.
Amareggiato Capezzone che aveva condiviso con molti altri colleghi la necessità di rilanciare il settore automobilistico. Era stata cavalcata un po’ l’onda lunga dell’odio degli italiani verso la tassa per il possesso delle automobili, ma in fondo da qualche parte si deve anche iniziare. Meglio però non iniziare con le illusioni. Quella dell’abolizione del bollo auto è durata circa due settimane prima dell’epilogo legato forse alla definizione di nuove priorità.
I consumatori dovranno dunque pagare ancora il bollo auto 2015 secondo le vecchie indicazioni (forse sarà più caro) e ricordare che le sanzioni per il mancato pagamento dell’imposta sono salate, a meno che non si riesca a perpetrare l’evasione per tre anni consecutivi, tempo necessario per far cadere il prescrizione il pagamento.