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Marussia, la supercar venuta dall’Est

La prima supercar Russa, la Marussia

Il nome scelto per la prima supercar russa sinceramente fa pensare a qualcosa di poco attinente col mondo delle alte prestazioni e dell’aerodinamica spinta. Marussia potrebbe essere il nome di una vodka e invece si tratta dell’identificativo di una automobile sportiva dalle credenziali di tutto rispetto.
Dai vari servizi fotografici diffusi via web si apprezza un po’ anonima ma decisamente sportiva; le linee sono ispirate chiaramente ai bolidi occidentali, ma nel complesso l’immagine è piacevole e immaginandola con una verniciatura diversa dal bicolore arancio-nero sarebbe sicuramente più digeribile.

Durante la presentazione è stata fatta una dichiarazione entusiastica circa il concetto con cui è stata progettata la carrozzeria. Gli ingegneri sono stati ispirati dal mondo della telefonia cellulare ed hanno realizzato la carrozzeria della Marussia come se fosse una cover di un telefonino, quando ci si stanca del modello si acquista un nuovo bodykit e si cambia forma. Loro saranno stati pure entusiasti ma a noi è corso un brivido freddo lungo la schiena pensando ad un possibile crash test ENCAP e immaginandola scomposta in tanti pezzetti dopo l’urto.

Gli interni della supercar russa Marussia


Il motore scelto per questo bolide della steppa è una unita di derivazione Renault, un V6 da 3.5 litri disponibile con due livelli di potenza 240 e 298 cavalli. Secondo i dati dichiarati durante la presentazione la Marussia pesa circa 950 chilogrammi, raggiunge i 250 km/ di velocità massima e copre lo 0 a 100 in 5 secondi.
L’entrata in produzione è attesa per il prossimo anno e si annunciano sviluppi a propulsione elettrica.