Seguendo una delle ultime mode di comunicazione mediatica, la casa di Sant’Agata Bolognese ha proposto nelle ultime settimane degli scorci, delle sbirciatine a dettagli che lasciavano molto alla fantasia e all’immaginazione per ipotizzare le forme o la tipologia della futura auto.
Lo stesso stile di comunicazione che sta adottando Citroen per la supersportiva GT, uno stillicidio quotidiano con questo telo rosso che sale piano piano, lasciano intravedere qualcosa ogni giorno di più.
Divagazioni di marketing a parte, la nuova Estoque secondo diverse fonti, dovrebbe collocarsi nel neonato segmento delle coupé 4 posti 4 porte, inaugurato già da tempo dalla Mercedes CLS e nel quale stanno per arrivare di volta la Aston Martin Rapide, Porsche Panamera e la futura Serie 8 di Bmw.
Nessuna indiscrezione sul motore, montato in posizione anteriore, che spingerà la Estoque, le ipotesi sono svariate, da una rivisitazione dei propulsori utilizzati sulle berlinette Lamborghini a motori benzina o diesel di derivazione Audi (proprietaria del marchio italiano).
Non ci resta che attendere il 2 di ottobre prossimo per assistere ad una serie di rivelazioni e scoperte che confermeranno teorie e fugheranno le ipotesi più bizzarre che rimbalzano da capo all’altro del mondo automobilistico.
Una curiosità, Lamborghini ha sempre utilizzato nomi di tori da combattimento, o comunque inerenti al mondo della corrida, per identificare i modelli prodotti. Il nome che circolava prima della conferma ufficiale era Urus e che deriva da Uro, un toro primitivo. Estoque è la spada che il torero usa per sferrare il colpo che uccide il toro. In passato era stata prodotto dal 1968 al 1978 anche un modello chiamato Espada