Tata è un marchio del quale parliamo con crescente frequenza e che, per svariati motivi, ci offre spunti di discussione. Se fino a qualche anno fa era considerato un marchio di serie B oggi bisogna considerarlo con particolare attenzione per le implicazion che avrà sui mercati internazionali e per l’importanza che potrà rivestire a breve termine.
Come saprete TATA dal marzo 2008 è proprietaria di due tra i più prestigiosi marchi storici europei, Jaguar e Land Rover; il colosso indiano è infatti riuscito ad acquistarli dalla Ford per la cifra di 2.3 miliardi di dollari.
La Tata PrIma è una berlina compatta, una tipologia di auto che non ha mai avuto vita felice nel nostro paese mentre è abbastanza apprezzata nel resto d’Europa. A giudicare dalle foto la PrIma ha una linea abbastanza lineare, forme morbide e decisamente armoniose.
E’ evidente il gusto europeo e la mano Pininfarina difficilmente disegna qualcosa di stonato.
L’aspetto della PrIma è decisamente curato, la particolare curvatura del tetto suggerisce una linea da coupé a quattroporte, un must del momento; è inoltre avvertibile una certa grinta soprattutto al frontale.
Con quest’auto la Tata intende dare un’erede alla Indigo, una berlina praticamente sconosciuta e di cui sono stati venduti un numero di esemplari davvero esiguo. La PrIma è stata progettata con l’intento di innalzare il livello di qualità oggettiva e percepita;
Al momento non sono stati dichiarati ne la data di inizio della produzione ne tanto meno i prezzi. A giudicare dal grado di completezza della PrIma comunque si ha la sensazione che il lancio commerciale non sia affatto lontano.