Ovviamente chi ha visto le foto, sia del prototipo che della versione definitiva, si è reso conto che la Nano non è che sia una di quelle auto per le quali urlare di gioia. Ma il prezzo basso, molto basso, è sempre stato quel “quid” che ha fatto accendere non poche lampadine; inoltre visti i tempi di magra sia per le case costruttrici che per gli utenti comuni, un’automobile da potere acquistare al prezzo di uno scooter, anche trattandosi della bruttarella Nano, diventa un bocconcino appetitoso.
Dimentichiamoci comunque il prezzo di acquisto inferiore ai 2.000 euro. Al prossimo Salone di Ginevra verranno svelati i piani del colosso indiano per introdurre la Nano in Europa; già si parla di opportune modifiche e adattamenti per rendere la citycar conforme agli standard europei e quindi consentirne l’omologazione. Accorgimenti però che faranno crescere, come c’era d’aspettarsi, il prezzo di vendita che, secondo rumors del settore, potrebbe raggiungere la soglia dei 5.000 euro.
Anche con queste stime la Tata Nano rimane una delle auto più economiche del mercato europeo, inoltre se il Governo prolungherà la durata degli incentivi per l’acquisto di automobili, effettivamente la piccola indiana costerà quanto uno scooter da 125 o 150 centimetri cubici.