Per qualunque salone di moto è di fondamentale importanza farsi conoscere e riuscire a incrementare la brand awareness, poiché ciò si traduce in una migliore riconoscibilità e di conseguenza in una maggiore popolarità. A questo scopo, vale la pena di prendere in esame lo stretto rapporto tra gadget personalizzati e merchandising. I primi sono utili per conquistare l’attenzione delle persone. Sono tutti potenziali clienti coloro che, dopo aver visto il logo di un concessionario di moto su un certo gadget, spinti dalla curiosità decidono di approfondire. E lo stesso può avvenire, ovviamente, dopo aver letto uno slogan.
Gli effetti del merchandising
Sia esso trademark o visual, il merchandising è comunque in grado di promuovere i contatti e di favorire il passaparola, aumentando le conversioni. È grazie ai gadget che le persone riescono a ricordarsi di un certo brand, a maggior ragione se si tratta di gadget che vengono utilizzati di frequente e che rimangono a portata di mano in ufficio, in casa o sulla scrivania. Insomma, è evidente che il merchandising riveste un ruolo di primo piano nella prospettiva di una strategia di marketing di successo.
Dove trovare i migliori gadget personalizzati
Ma come si può essere certi di comprare dei gadget personalizzati davvero adeguati all’obiettivo che ci si propone di raggiungere? Il consiglio è di affidarsi al catalogo di Gadget365, che da anni è un punto di riferimento in questo settore, facendo parte anche di Assoprom, che è la più importante associazione nel comparto dei gadget promozionali (vi aderiscono tutti i principali produttori e distributori italiani). Gadget365 è un’azienda lombarda che si occupa di campagne di comunicazione tramite l’oggetto, con uno staff sempre pronto a fornire consigli e suggerimenti alla clientela.
Alla scoperta del trademarke merchandising
Una particolare tipologia di merchandising può essere individuata nel trademark merchandising, il quale sfrutta un marchio al fine di promuovere accessori che fanno parte di un gruppo merceologico differente. Per esempio, si può far stampare il logo di una bibita su cappellini e t-shirt. A un livello più generale, si può dire che il trademark merchandising coinvolge i gadget personalizzati che non hanno direttamente a che fare con il brand di partenza e che tuttavia contribuiscono alla sua diffusione, consolidando anche la sua immagine dal punto di vista del pubblico. Le borracce, i braccialetti, le sacche zainetto, le matite, i taccuini e le candele sono alcuni esempi di gadget che possono essere utilizzati a questo scopo.
Il visual merchandising
Diverso è il discorso relativo al visual merchandising, il quale si fonda su strategie che hanno lo scopo di migliorare l’esperienza del cliente in negozio sotto il profilo visivo. Si pensi, per esempio, a un cliente che entra in uno store e nota che i vari prodotti in vendita non sono esposti in maniera ordinata ma sono ammassati sugli scaffali in maniera quasi casuale, magari anche senza etichette. È chiaro che il cliente non è molto incentivato a effettuare un acquisto in un contesto del genere. Ebbene, per le attività di retail è fondamentale la corretta disposizione in vetrina e sulle mensole del merchandising. È necessario predisporre i gadget e i prodotti personalizzati in maniera da dare vita a una specie di percorso, grazie a cui il cliente può essere condotto fino all’acquisto. È ciò che avviene nei punti vendita di successo, ma anche nei supermercati.
I gadget migliori per il merchandising
A questo punto viene spontaneo domandarsi quali siano i gadget più appropriati per il merchandising. La risposta è meno complessa ed elaborata di quel che si potrebbe immaginare: è indispensabile puntare sui prodotti che si usano nella vita quotidiana e che hanno una concreta utilità per le persone di tutte le età, risultando funzionali nelle situazioni più diverse. Il classico esempio è quello delle tazze personalizzate, ma si potrebbero citare anche le cover per il telefono, gli zaini, i tappetini per il mouse, e così via.
