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Tariffe RC auto in calo secondo l’Ania

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Secondo quanto affermato da Ivass (vigila sulle Assicurazioni), Antitrust e associazioni dei consumatori, le tariffe RC auto in Italia sono troppo elevate, ma invece l’Ania (la Confindustria delle Compagnie) sostiene che le tariffe sono in calo.


Nel 2012 secondo quanto affermato dall’Ania nel settore Rc auto si è registrata una diminuzione del volume premi pari all’1,2%, dopo l’aumento del 5,2% del 2011. Come dichiarato dal presidente dell’Ania Aldo Minucci, dal settembre 2012 al maggio scorso, il prezzo medio delle coperture è sceso di circa il 6%, con il premio medio, incluse le tasse, che è calato da 560 a 525 euro.

Quindi secondo l’Ania le tariffe non sarebbero più in fase di crescita, ma nonostante questo sono pochi gli automobilisti ad essersene accorti. Invece c’è chi è in prima classe di merito e non ha mai causato incidenti che lamenta dei rincari nelle tariffe. Adusbef e Federconsumatori infatti hanno dichiarato che l’Ania continua ad imbrogliare sui numeri, continuando ad affermare che ci sarebbe stato un calo delle tariffe assicurative Rca, aumentate al contrario del 245% dal 1994 al 2012, con il costo del premio che in Italia si mangia il 6,5% di stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell’Inghilterra.

MULTA PER ASSICURAZIONE SCADUTA

Se i prezzi della Rc auto sono tornati a scendere, i responsabili delle polizze associati all’Ania dovrebbero spiegare come mai gli utili delle imprese, nonostante la minore incidentalità e il calo dei risarcimenti corrisposti anche a causa della minore circolazione indotta dalla crisi economica, sono stati pari a 5,8 miliardi nel 2012, con un salasso pro-capite di 262 euro a famiglia. Questo è il duro affondo delle associazioni a tutela dei consumatori.