A gennaio il mercato dell’auto in Italia ha fatto registrare un aumento delle vendite, così il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, apre alla possibile abolizione del superbollo nel corso di quest’anno. Sticchi Damiani su Twitter ha scritto come sia ora possibile ridurre la pressione del #fisco: via il #superbollo.
Il presidente dell’Aci ha confermato che ci sono interlocutori e strumenti di confronto per #auto, il tavolo al #Mise sta già lavorando a misure condivise ed efficaci”, che “la preoccupazione si fonda sui tempi di reazione biblici già per riattivare i contributi BEC #Mise congelati dal 1º gennaio” e che “con il viceministro dell’Economia Luigi Casero abbiamo avviato per primi un confronto positivo per abolizione del #superbollo #auto”.
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A gennaio 2014 sono state immatricolate in Italia 117.802 vetture, contro le 114.102 dello stesso mese dell’anno scorso. Tuttavia i numeri sono ancora molto bassi rispetto anche solo al mese di gennaio 2012, quando erano state vendute 137.745 vetture. Dopo l’incremento registrato a dicembre 2013, il mercato italiano dell’auto ha fatto segnare un aumento leggermente più deciso nel mese di gennaio 2014, a quota +3,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il dato è ancora più importante dal momento che il mese di gennaio 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al gennaio 2013.
Il superbollo va a colpire i proprietari di auto con potenza superiore ai 185 kW/250 CV però nella versione definitiva del testo è stato inserito anche il fattore età. Per ogni kW eccedente i 185 kW previsti dalla nuova legge si devono pagare 20 euro, cifra che diminuisce in base all’età dell’auto. Per auto con età compresa tra 5 e 10 anni si paga infatti il 60% del superbollo, per auto con età di 10-15 anni si paga il 30% mentre per auto con età compresa tra 15 e 20 anni si paga il 15%. Non devono pagare il superbollo le auto con oltre 20 anni. Quando si parla di età si fa riferimento all’anno di costruzione.
