Il servizio inizialmente ha spiegato il funzionamento di questi due dispositivi usati dalle forze dell’ordine per rilevare infrazioni al Codice della Strada da parte degli automobilisti.
Il tutor è composto da due rilevazioni. Al passaggio dell’auto sotto alla prima rilevazione viene presa la velocità in km/h e la targa viene fotografata.
Quando il veicolo passa sotto alla seconda rilevazioni, viene presa ancora la velocità ed il computer effettua un veloce calcolo che dà come risultato la velocità media percorsa.
Vengono anche mostrati alcuni metodi (non efficaci) che i guidatori usano per tentare di fregare il tutor.
Comunque, il servizio si concentra maggiormente sugli autovelox. Viene innanzitutto spiegato cosa prevede il CdS per gli autovelox, e cioè che è necessaria la presenza del cartello che segnali il rilevamento elettronico della velocità.
Vengono poi mostrati alcuni esempi di autovelox illegali, come nel caso di autovelox non segnalati, autovelox mobili nascosti in auto civetta non segnalate, autovelox mobili in pattuglie nascoste ecc.
In tutti questi casi, mostrati per bene nel video, è possibile fare ricorso. Anzi, come spiega anche l’avvocato, ci sono molte possibilità di vincere il ricorso.