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La prescrizione per le tasse automobilistiche

Abbiamo visto che in Parlamento si discute dell’abolizione del bollo che oltre a non essere pagato da un gran numero di italiani, spesso, rappresenta un salasso per i cittadini. Tuttavia bisogna sapere che anche per le tasse automobilistiche esiste una prescrizione.

Partiamo dall’inizio. Il bollo auto è una tassa locale a vantaggio della Regione nella quale risiede l’automobilista. Il tributo riguarda auto e moto immatricolati nel nostro paese e il costo è diverso in base alla Regione, alla classe d’inquinamento del veicolo, alla potenza e all’anzianità dello stesso. La scadenza del bollo dipende dalla regione e dalla data d’immatricolazione.

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Per pagare il bollo è necessario recarsi in un punto ACI, oppure all’Ufficio postale, in un’agenzia che si occupa di pratiche automobilistiche, in un tabaccaio che abbia il servizio di Lottomatica.

E si arriva così alla prescrizione. Quella per il bollo auto e in generale per le tasse automobilistiche, è disciplinata dall’art. 2934 del Codice Civile e dice che il termine entro il quale cade il prescrizione il diritto dell’amministrazione al recupero dei soldi, è il terzo anno consecutivo a quello in cui doveva essere effettuato un versamento.

Ecco un esempio pratico: se il bollo scadeva nel dicembre del 2008 ed era da pagare entro gennaio 2009, il termine dei tre anni inizia a decorrere dal gennaio 2010 e scade il 31 dicembre 2012, quindi entro il terzo anno successivo a quello in cui bisognava pagare la tassa. Questo limite di tre anni riguarda sia il diritto di recupero della tassa di possesso, sia l’attività di accertamento che precede quella di riscossione.

L’evasione sul bollo crea annualmente un buco di circa 800 milioni di euro, quindi ci sono molti automobilisti che rischiano posticipando il pagamento. In fondo gli interessi al 30% sul costo del bollo, iniziano proprio dopo l’anno.