La Cassazione, con la sentenza 6712/2011 ha stabilito un principio molto semplice, cioè che se un automobilista riceve una multa ingiusta, non è tenuto a pagarla e può anche aver diritto al rimborso dei danni da stress subiti.
Tuttavia per arrivare a questa decisione non è stato affatto semplice. La multa risale al 2004, e vede protagonista una donna incinta che commette un’infrazione in quel di Palermo, parcheggiando la macchina sulle strisce pedonali.
Un ausiliario del traffico dipendente dell’Amat (azienda di trasporto) mette la multa all’auto della signora e la fa portare via con un carro attrezzi.
La signora fa subito ricorso al giudice di pace sostenendo che l’ausiliario non ha la delega del sindaco, chiedendo un rimborso doppio: per riavere l’auto e per lo stress causato dal fatto di non aver più trovato la macchina.
Il ricorso viene accolto e il rimborso da stress viene fissato in 200 euro per danni da tensione nervosa. L’Amat ovviamente era contraria alla sentenza del GdP e si è rivolta alla Cassazione, che però ha confermato il rimborso per stress.