L’articolo 117 del CdS regolamenta appunto le limitazioni nella guida, tra cui anche i famosi limiti per i neopatentati, di cui si sente parlare molto ormai da diversi anni.
Il primo comma stabilisce che è permessa la guida dei motocicli ai titolari di patente A.
Il secondo comma indica che nei tre anni seguenti al conseguimento della patente di categoria B, non si possono superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali.
E’ il terzo comma quello che regolamenta i limiti sulla potenza. Nel primo anno di rilascio della patente B, non è permessa la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nei veicoli di categoria M1 si applica il limite complessivo di 70 kW. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo.
Tuttavia questa norma vale solo per i titolari di patente rilasciata dopo il 13 febbraio 2011, ma non è detto che entro quella data la norma sarà approvata definitivamente, però per il momento la legge è questa, dunque al momento non esistono limiti per chi è neopatentato.
Il quarto comma stabilisce che le limitazioni alla guida sono automatiche e decorrono dalla data di superamento dell’esame.
Infine il quinto comma indica che chi nei primi tre anni di patente B viaggia superando i limiti è soggetto a sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148 a euro 594, oltre a sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due ad otto mesi.