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Immatricolazioni auto aprile 2012 in Italia in calo del 17,99%

Continua imperterrita la crisi del mercato dell’auto in Italia, infatti anche nel mese di aprile si è registrato un calo del 17,99% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato nelle immatricolazioni.

Secondo i dati rilasciati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad aprile 2012 sono state immatricolate 129.663 auto, mentre nei primi quattro mesi dell’anno sono state immatricolate 537.170 vetture, con un calo del 20,17% rispetto al primo quadrimestre del 2011.


Sono pochi i costruttori ad aver chiuso in positivo il mese di aprile e si tratta comunque di Case con piccoli numeri. Kia ha chiuso in rialzo del 66,27% con 2.080 auto immatricolate, Jaguar ha fatto segnare +45,35% con 125 vetture vendute, Chevrolet è cresciuta del 44,05% a 4.660 unità e Dacia ha venduto 2.529 auto per un incremento del 37,22%.

Sono molto negativi invece i numeri delle altre Case. In particolare colpiscono quelli delle prime tre nella classifica delle vendite: Fiat ha perso il 12,50% con 28.215 immatricolazioni, Volkswagen ha perso il 19,78% con 10.550 esemplari e Ford ha venduto 8.050 auto con un calo del 37,74%. In classifica seguono Opel (7.770, -27,22%), Citroën (7.500, +0,19%), Lancia/Chrysler (7.499, -2,45%), Peugeot (5.785, -19,98%), Renault (5.804, -29,42%), Toyota (3.699, -39,43%) e Nissan (4.220, -35,36%).

IMMATRICOLAZIONI AUTO MARZO 2012 IN ITALIA

L’auto più venduta rimane anche ad aprile la Fiat Panda (10.725), seguita in classifica dalla Punto (9.275) e dalla Lancia Ypsilon (4.669). Tra le auto diesel la più venduta è sempre la Volkswagen Golf (2.798), davanti alla Punto (2.460) e alla Citroën C3 (2.099). Il numero di auto diesel vendute ad aprile è sceso del 22,83%, le benzina sono calate del 33,15%, sono invece aumentate le immatricolazioni di vetture a Gpl del 287,03%, a metano dell’83,95%. Sono state consegnate poi 45 elettriche, in aumento del 104%, mentre le ibride sono arretrate del 42,05%.

Infine, anche il mercato dell’usato conferma la crisi con un calo dei passaggi di proprietà del 18,94% a quota 327.386. Nei primi quattro mesi dell’anno il calo è stato del 12,21%.