Polemica sui social per un titolo sul Sole24Ore, che VaiElettrico.it definisce “malandrino”
Nell’America di inizio ‘900, le auto elettriche superano un terzo de veicoli in circolazione. Andando già a oltre 100 km/h, con un’autonomia di circa 200 km. E sono molto gettonate, per via dello scarso bisogno di manutenzione e per le emissioni quasi zero. Unico limite? Le troppe soste per la ricarica delle batterie – peraltro, ancora al piombo.
Presto sconfitte dal motore a combustione interna, offerto a prezzo più basso, le auto elettriche devono aspettare circa un secolo e i primi investimenti della Toyota – che sviluppa la tecnologia full electric (con poca autonomia), quella ibrida e quella range extender (con un motore a benzina per la ricarica).
Poi, tra 2019 e 2022, le auto elettriche balzano in Europa dall’3 al 15%: crisi energetica e nuova sensibilità ambientale si stanno facendo sentire. E l’International Energy Agency stima che, nel 2030, in Europa, USA e Cina una vettura su due sarà elettrica. Freno principale? Il costo, considerato ancora troppo alto. Ma l’interesse verso i nuovi mezzi c’è. Soprattutto, ci sono il Sole e il litio: una combinazione più sostenibile, per la quale potrebbero bastare pochi pannelli fotovoltaici montati sulla propria casa.
Perché ne parliamo?
Perché “a volte ritornano”. Le polemiche cioè, spesso basate più sulla paura che sui fatti. Andiamo a vedere cos’è successo:
- L’argomento: costo e prestazione elettrico vs gasolio.
- Il contesto: di preoccupazione per lo stop annunciato al 2035 delle vendite di auto a diesel e benzina.
- Il “fattaccio”: un giornalista del Sole simula un viaggio in elettrica per calcolarne tempi e costo rispetto all’auto a gasolio. Conclusione:
- La reazione: Facebook si riempie di migliaia di commenti indignati e tra gli utenti, anche di altri social, scatta l’allarme. Alcuni lettori segnalano l’articolo a diverse redazioni di settore, chiedendo lumi.
VaiElettrico.it decide di approfondire, sintetizzando così le sue conclusioni: “Il titolo malandrino del Sole, ovvero come demolire l’immagine delle auto elettriche con un articolo in cui si dice l’esatto contrario dello strillo iniziale”.
Perché il giornalista del Sole ha fatto i calcoli in base alla tariffa meno conveniente – senza considerare gli abbonamenti. Che offrono un determinato numero di kWh, da consumare in un dato periodo, con una spesa inferiore anche di più della metà. Cosa più grave, dall’analisi risulta che l’alterazione dei calcoli sia stata consapevole: “lo sa bene anche il giornalista, che – infatti – scrive: Esistono abbonamenti e pacchetti che consentono di abbassare il prezzo al kWh rispetto a quello, molto più alto, di chi fa il pieno in maniera occasionale”. E, allora, perché non completare i calcoli?
VaiElettrico.it lo fa, prendendo come esempio Enel X Way. Che, a oggi, offre due tipologie di abbonamento: da 45 euro fino a 145 kWh al mese e da 25 euro fino a 70 kWh al mese – IVA inclusa. Senza abbonamento, la ricarica sale a 0.58 – 0.99 euro. Ma anche così, e volendo fare il confronto con il gasolio, a quanto arriviamo se contiamo l’1,85 euro/litro del carburante al 28 febbraio e lo moltiplichiamo per i 30-40 litri dei serbatoi?
“È il giornalismo, bellezza?”