A partire da quest’anno in 5 Regioni italiane le auto ibride di nuova immatricolazione sono esentate dal pagamento del bollo, anche se con differenze da Regione a Regione, come vedremo di seguito.
In Lombardia, Veneto e Lazio le auto ibride non pagano il bollo per tre anni, ma nel Lazio questa norma riguarda solo le ibride benzina e non quelle diesel. Invece in Campania le ibride (sia benzina che diesel) sono esentate dal pagamento del bollo fino al 2016. In Puglia l’esenzione dura addirittura cinque anni.
Invece nelle altre Regioni d’Italia il calcolo del bollo auto delle ibride è eseguito prendendo in considerazione solamente la potenza del motore termico. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti negli ultimi 12 mesi le vendite di auto ibride sono raddoppiate passando dalle 6.839 del 2012 alle 14.939 del 2013, con una crescita del 118,4%, per una quota di mercato dell’1,14%.
Ricordiamo che effettuare in ritardo il pagamento del bollo auto comporta l’aumento progressivo della cifra dovuta in base al tempo trascorso. La cifra in questione comprenderà oltre all’importo della tassa, anche la sanzione e gli interessi maturati.
È tuttavia possibile sfruttare quello che viene definito ‘ravvedimento operoso‘, cioè regolarizzare la propria posizione con una sanzione minima, prima ancora di ricevere un avviso per violazione. Si tratta in pratica di un condono in miniatura, che permette all’utente di mettersi in regola, potendo avere così uno sconto sulla sanzione che avrebbe dovuto pagare. Il ravvedimento operoso è possibile solamente al momento del pagamento della tassa e in assenza di una contestazione della violazione.