Stando alle ultime rilevazioni, nel 2015 il bollo auto per gli italiani sarà più caro del 12%, rimanendo una delle imposte da cui lo Stato ricava di più. Nel 2013 l’Imu ha portato nelle casse 20,2 miliardi di euro, l’imposta di bollo 6,6 miliardi di euro ed il bollo auto 5,9 miliardi di euro.
I portatori di handicap o invalidi sono esentati dal pagamento del bollo, ma l’auto deve essere intestata al disabile o alla persona intestataria del veicolo che lo accompagna (il portatore di handicap/invalido deve essere fiscalmente a suo carico). L’esenzione è concessa per un solo veicolo e la targa deve essere indicata al momento della presentazione della domanda. Sono previste riduzioni ed esenzioni pure per le auto consegnate ai concessionari per la rivendita.
Le auto elettriche non devono pagare il bollo per i primi cinque anni dalla prima immatricolazione, in seguito a questo periodo si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina, ma questo valore varia in base alle regioni. Le auto a GPL o metano pagano un quarto della tassa prevista per i corrispondenti veicoli a benzina.
Invece per le auto storiche le agevolazioni variano in base agli anni: i veicoli storici over 30 (non adibiti ad uso professionale) non pagano il bollo in maniera automatica ma se circolano su strada devono pagare una tassa di circolazione forfettaria di 31,24 euro che vale un anno e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento. Le auto storiche over 20 (non adibite ad uso professionale) hanno agevolazioni fiscali che variano tra le varie regioni.