L’articolo 15 della manovra finanziaria del governo prevede aumenti compresi tra l’1,25% e il 5,5%, e come se non bastasse sono previsti ulteriori aumenti già anche per il gennaio 2011.
Il comma 4 dell’articolo 15 è poi quello che di fatto renderà a pagamento il Grande Raccordo Anulare di Roma, e prevede che le concessionarie autostradali debbano pagare un sovracanone all’Anas proporzionale alla lunghezza dei tratti in concessione.
Autostrade per l’Italia, per fare un esempio, dovrà pagare di più per gestire le autostrade di competenza di proprietà dell’Anas, con la conseguenza di rincari per gli automobilisti.
Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia e Autostrade per l’Italia, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha dichiarato che è sacrosanto l’obiettivo di sanare il bilancio dell’Anas, però quegli aumenti saranno trasferiti sulle tariffe e sugli utenti.
Nello specifico le società concessionarie dovranno pagare l’Anas un millesimo di euro per chilometro per le prime due classi di pedaggio (moto, auto, suv, caravan e furgoni) e tre millesimi di euro per i veicoli con più di tre assi come i tir.
Ad iniziare dal 2011 si raddoppieranno queste cifre e si passerà rispettivamente a due e sei millesimi.