Dopo il boom degli anni 70 in cui era una vera moda quella di montare qualche accessorio sportivo sulla propria auto, fosse anche solo a livello estetico, ai nostri giorni stiamo assistendo ad un ritorno di questa tendenza. Non a caso è stato rispolverato un marchio storico dell’elaborazione come Abarth e le case stesse propongono a listino versioni speciali.
In altri paesi, vedi germania, il tuning è praticamente un fatto di cultura, non esiste categoria di auto a cui gli spregiudicati preparatori non abbiano “messo mano” riuscendo a tirare fuori dai motori valori di potenza incredibili.
I motori moderni sono sofisticati e gestiti dall’elettronica, proprio sulla gestione dell’elettronica si basa in concetto di tuning moderno.
Uno dei passi base per modificare le prestazioni di un motore, sia esso di auto o di moto, è proprio la modifica della centralina che gestisce i parametri di accensione ed iniezione del motore.
Un intervento di modifica di questi parametri consente di ottimizzare le curve di rendimento del propulsore ed eliminare eventuali vuoti nell’erogazione della potenza.
Un intervento mirato e fatto con cognizione di causa, può realmente modificare il comportamento di un propulsore e tirare fuori quei cavalli che magari in fase di progettazione sono stati volutamente limitati per offrire una motorizzazione più tranquilla.
Ultimo grido del tuning sono le centraline con la mappatura multipla, possono cioè cambiare da una configurazione all’altra anche durante la marcia del veicolo, intervenendo su uno switch.
Una realizzazione di serie di questo tipo di centralina è stata recentemente adottata sulla Alfa Romeo Mito, con la funzione DNA, un piccolo interruttore consente di cambiare carattere alla vettura, da normale può diventare grintosa e prestazionale o pacata ed economica.
L’argomento sul Tuning è vasto e ci proponiamo di affrontarlo per gradi, magari cogliendo anche i suggerimenti di voi utenti.