Le Ferrari, stando ai risultati dei test di inizio stagione, sarebbero dovute essere imbattibili. Invece la Mercedes ha continuato a fare le sue gare sempre nei primi posti come l’anno scorso e si è aggiunto un terzo incomodo, ovvero la Red Bull in enorme ripresa.
Stavolta, nel GP di Germania non ci sono stati episodi dubbi o in contrasto con il regolamento: le Ferrari sono ancora una volta giù dal podio anche se nelle prime 10 monoposto, per altri motivi. Cosa rende le Rosse così poco competitive anche su circuiti particolarmente adatti alla vettura di Maranello? Intanto diamo un’occhiata ai primi dieci posti del GP di Germania.
POS |
DRIVER |
TIME/RETIRED |
PTS |
---|---|---|---|
1 |
|
1:30:44.200 |
25 |
2 |
|
+6.996S |
18 |
3 |
|
+13.413S |
15 |
4 |
|
+15.845S |
12 |
5 |
|
+32.570S |
10 |
6 |
|
+37.023S |
8 |
7 |
|
+70.049S |
6 |
8 |
|
+1 LAP |
4 |
9 |
|
+1 LAP |
2 |
10 |
|
+1 LAP |
1 |
La prima dichiarazione di Arrivabene è stata un invito a rivedere l’impianto Ferrari perché le monoposto di Raikkonen e Vettel sono apparse molto meno veloci che in Ungheria. Un lavoro per Mattia Binotto?
“Rispetto ad una settimana fa in Ungheria, dove i nostri tempi sul giro in gara erano di tutto rispetto, qui a Hockenheim si sono evidenziati i problemi di aderenza, sia meccanica che aerodinamica, che purtroppo già conosciamo. E’ ovvio che bisogna intervenire al più presto per risolverli e soprattutto farlo in tempi non troppo lunghi. Il fatto di essere stati scavalcati nel mondiale Costruttori per noi è soltanto uno stimolo in più a reagire e fare meglio nella seconda parte di stagione, dopo la pausa estiva.”