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Perché le Ferrari sono ancora giù dal podio

Le Ferrari, stando ai risultati dei test di inizio stagione, sarebbero dovute essere imbattibili. Invece la Mercedes ha continuato a fare le sue gare sempre nei primi posti come l’anno scorso e si è aggiunto un terzo incomodo, ovvero la Red Bull in enorme ripresa. 

Stavolta, nel GP di Germania non ci sono stati episodi dubbi o in contrasto con il regolamento: le Ferrari sono ancora una volta giù dal podio anche se nelle prime 10 monoposto, per altri motivi. Cosa rende le Rosse così poco competitive anche su circuiti particolarmente adatti alla vettura di Maranello? Intanto diamo un’occhiata ai primi dieci posti del GP di Germania.

POS
DRIVER
CAR
LAPS
TIME/RETIRED
PTS
1
LEWIS
HAMILTON
MERCEDES
67
1:30:44.200
25
2
DANIEL
RICCIARDO
RED BULL RACING TAG HEUER
67
+6.996S
18
3
MAX
VERSTAPPEN
RED BULL RACING TAG HEUER
67
+13.413S
15
4
NICO
ROSBERG
MERCEDES
67
+15.845S
12
5
SEBASTIAN
VETTEL
FERRARI
67
+32.570S
10
6
KIMI
RÄIKKÖNEN
FERRARI
67
+37.023S
8
7
NICO
HULKENBERG
FORCE INDIA MERCEDES
67
+70.049S
6
8
JENSON
BUTTON
MCLAREN HONDA
66
+1 LAP
4
9
VALTTERI
BOTTAS
WILLIAMS MERCEDES
66
+1 LAP
2
10
SERGIO
PEREZ
FORCE INDIA MERCEDES
66
+1 LAP
1

La prima dichiarazione di Arrivabene è stata un invito a rivedere l’impianto Ferrari perché le monoposto di Raikkonen e Vettel sono apparse molto meno veloci che in Ungheria. Un lavoro per Mattia Binotto?

“Rispetto ad una settimana fa in Ungheria, dove i nostri tempi sul giro in gara erano di tutto rispetto, qui a Hockenheim si sono evidenziati i problemi di aderenza, sia meccanica che aerodinamica, che purtroppo già conosciamo. E’ ovvio che bisogna intervenire al più presto per risolverli e soprattutto farlo in tempi non troppo lunghi. Il fatto di essere stati scavalcati nel mondiale Costruttori per noi è soltanto uno stimolo in più a reagire e fare meglio nella seconda parte di stagione, dopo la pausa estiva.”