Il pilota australiano della Red Bull ha deciso di battere cassa. Non vuole soldi, naturalmente, stiamo usando una metafora: quel che chiede sono delle risposte alla scuderia rispetto al motore che sarà usato il prossimo anno. Vuole sapere cioè se ha qualche speranza di avere a disposizione una monoposto competitiva.
Ricciardo ha dimostrato di essere uno dei piloti più in gamba della stagione ma ha avuto una monoposto poco competitiva da guidare e questo ha messo un po’ in ombra le sue performance in pista. Ora, visto l’interessamento di tante altre scuderie, quello che lui chiede alla sua è un pacchetto di risposte in primo luogo sui propulsori che saranno usati dal suo team.
Che la Red Bull sia al via della prossima stagione di F1 è poco ma sicuro ma in che modo ci sarà è il nodo da sciogliere. Ricciardo, nella sua lunga dichiarazione, tocca un po’ tutti i punti centrali della questione. Il pilota è a Londra in questo momento, per il Race of Champions e la prima cosa che ha detto è di essere felice che la Red Bull abbia sciolto le riserve sulla partecipazione al prossimo campionato. La scuderia di Milton Keynes, però, deve spiegare qualcosa:
“Non prometto niente ma dovrebbero esserci notizie entro l’ultima gara dell’anno”.
“Ovviamente si è andati un po’ per le lunghe ma ora che il team ha confermato che saremo in griglia so che l’anno prossimo avrò un posto, e già questa è una buona cosa. Parecchi motoristi hanno rifiutato di fornirci, e questo è stato un po’ un peccato. Ma capisco le loro ragioni, penso che abbiamo un telaio piuttosto buono, quindi sono un po’ spaventati o altro. Prenderemo quello che possiamo per ora e vediamo cosa succederà nel 2016”.