La Ferrari continua ad essere chiamata in pista anche se non può più avere pretese iridate visto che Hamilton si è portato a casa il titolo. Eppure oltre al neo campione del mondo, parla del Cavallino anche Christian Horner, il Team Principal della Red Bull.
Vettel ha saputo riportare la Ferrari ai fasti di una volta, non ha portato a Maranello il titolo iridato ma ha anche avuto a disposizione una macchina inferiore a quella messa a punto dalla Mercedes. È stato evidente però che la Ferrari, rispetto alle altre scuderie, ha margini di miglioramento più ampi. Forse è anche per questo che fa paura, per l’anno prossimo, per gli sviluppi prossimi.
Il Cavallino in questo frangente è stato chiamato in causa in modo inutile e polemico da Hamilton che ha messo in dubbio i titoli iridati di Schumacher. Poi è stato citato da Horner, team principal della Red Bull Racing, che è intervenuto sul diritto di veto esercitato dalla Ferrari contro la riduzione del costo di una fornitura di power unit da oltre 20 milioni di euro a 12 milioni di euro come era stato proposto dallo Strategy Group di F1.
Secondo Horner il diritto di veto della Ferrari è a tutela di tutte le squadre e lo spiega con queste parole a Motorsport:
“Al momento della conferma del veto a favore della Ferrari – ha detto Horner – si è ritenuto che fosse più sicuro che lo mantenesse, perché in realtà poteva servire a proteggere le squadre. La realtà ora è un po’ diversa di quanto non fosse allora, perché il diritto di veto può essere interpretato in opposte direzioni”.