La Red Bull è ancora in bilico e nonostante sia chiaro che Ferrari e Mercedes vogliono restare fuori dal giro degli acquirenti, e nonostante sia chiaro che Ecclestone la vuole ancora in F1, adesso la squadra deve fare i conti con l’assenza di un fornitore di motori.
Per la Red Bull oltre quelle indicate potrebbe esserci anche una terza opzione ovvero l’opzione Honda: esclusa a priori in tempi recenti, sia per i problemi tecnici di cui è attualmente protagonista che per il veto posto da Ron Dennis a fornire una squadra rivale dello stesso livello come può essere quella di Milton Keynes.
Un vicolo cieco dal quale uscire con destrezze facendosi consigliare da Ecclestone che avrebbe convinto i nipponici, i quali avevano promesso in passato a Bernie di considerare per il futuro una seconda fornitura.
Le resistenze di Dennis, come aveva riferito qualche giorno fa il settimanale Autosprint, potrebbero essere invece piegate dalla posizione predominante di Honda nei confronti di McLaren in termini di finanziamenti. Dal punto di vista tecnico, con l’aumento dei gettoni previsti per il 2016, le prospettive sembrano essere un pochino più rosee per la casa di Tokyo. Inoltre, un secondo top team darebbe l’opportunità alla stessa Honda di ottimizzare lo sviluppo del propulsore nel corso del prossimo anno grazie alla presenza di quattro vetture in pista. Inoltre, sempre secondo il settimanale bolognese, Red Bull avrebbe offerto ai giapponesi il proprio know-how in termini di conoscenze dell’ibrido e delle batterie.
Sarebbe comunque una soluzione temporanea: un ripiego temporaneo per Red Bull che comunque avvierà una collaborazione del Gruppo Volkswagen in chiave 2018. Questo prima del dieselgate e ora?