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Arrivabene, Raikkonen ed Hamilton sul GP di Silverstone

L’ordine di arrivo di Silverstone piace alla Mercedes, delude molto le Williams, fa un plauso alla strategia di Vettel, accoglie il primo punto di Alonso in questa stagione che per sua sfortuna non è inizia come avrebbe dovuto. 

Questo l’ordine d’arrivo del GP di Silverstone

1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) i 306,198 km in 1 h 31:27.729
2. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 10.956
3. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 25.443
4. Felipe Massa (BRA/Williams-Mercedes) a 36.839
5. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1:03.194
6. Daniil Kvyat (RUS/Red Bull-Renault) a 1:03.955
7. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1:18.744
8. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 1 giro
9. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1 giro
10. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro

Chi parla di questo risultato?

In primo luogo Raikkonen cui ormai la Ferrari chiede sempre prestazioni più eccellenti.

“Ho preso la decisione di entrare ai box perchè era troppo bagnato, poi purtroppo ha smesso di piovere. Ho anticipato troppo. Durante la corsa la macchina non andava male, solo era difficile superare quelli davanti perchè erano troppo veloci in rettilineo”.

Arrivabene in fondo è stato chiaro anche sul destino di Raikkonen:

Sono soddisfatto della gara di Vettel perché ha dimostrato un’altra volta di chiedere di entrare nel momento perfetto e poi ha fatto un capolavoro in pista. Non sono contento. Dobbiamo essere onesti: se la gara fosse stata tutta senza pioggia il gap sarebbe stato molto diverso.

Poi continua:

Bisogna andare avanti con umiltà e non fare i fenomeni perché abbiamo raggiunto un terzo posto con un grande pilota e una grande strategia ma ci vuole anche una grande macchina -prosegue Arrivabene-. Noi abbiamo dei ragazzi molto bravi di cui ci si può fidare. In caso di pioggia si lavora in due, la chiamata è del pilota. Quello che è successo con Kimi è evidente, è il pilota che deve giudicare come lavora la macchina e lui ha fatto una chiamata anticipandola ed è finita così. Le Williams? Bisogna essere umili e riconoscere che qui erano più forti.

Intanto Hamilton se la ride:

Sono contento perché sono riuscito a far andare la macchina anche se avevo perso molto di temperatura -prosegue il campione del mondo in carica che poi torna sul sorpasso da parte della Williams di Massa alla partenza-. La frizione andava bene però c’è stata una bassa aderenza, credo sia stata la stessa cosa per Rosberg, ma questo ha reso la gara ancora più emozionante perché abbiamo dovuto continuare a spingere e credo abbia reso la corsa più entusiasmante