Una casa d’aste inglese ha annunciato la vendita, a partire dal prossimo 11 marzo, dei beni della Caterham per conto degli amministratori fallimentari della scuderia anglomalese. Ma nemmeno per solidarietà la Caterham ha accettato il ritorno della Marussia.
Caterham giunta al capolinea. Nonostante il mese scorso gli amministratori fallimentari dell’azienda avessero rassicurato gli investitori, la situazione economica dell’azienda è precipitata. Tutti i beni della Caterham saranno venduti all’asta da parte della Wyles Hardy & Co:
Una serie di aste online programmate riguarderanno l’equipaggiamento da corsa, le apparecchiature ingegneristiche, oggetti da collezione, IT & comunicazione, mobili da ufficio.
Dall’11 marzo, vigilia dell’appuntamento mondiale in Austrialia, fino al 29 aprile, saranno in vendita il telaio 2014, le show car, i motorhome e un simulatore. O’ Connell ci ha provato in tutti i modi a salvare il team anglomaltese ma la situazione è disperata nonostante la partecipazione ad Abu Dhabi, i test e la campagna di crow-founding con la ricerca di nuovi investitori.
Da ottobre la Caterham era in amministrazione controllata ma i problemi finanziari erano iniziati molto prima e risalivano ai tempi di Tony Fernandes. L’ex patrona aveva diviso in un modo poco chiaro il patrimonio della sua scuderia perciò è potuto succedere che la cordata Colin Kolles ha rilevato la 1 Malaysia Racing, che è la società con dipendenti e licenza per correre in F1.
Dopo il GP di Russia si è capito che era impossibile andare avanti in queste condizioni. La Marussia, sotto il nome di Manor, si poteva iscrivere ma non sarà in griglia per il veto posto dalle scuderie minori Caterham inclusa.