Il pilota venezuelano Maldonado, in tutta la sua carriera, è stato sempre accompagnato dalle critiche per il suo operato e per i suoi sponsor ma nel tempo ha anche imparato anche a farsele scivolare addosso. Nelle ultime dichiarazioni ha detto di volersi concentrare sui fan e continuare ad avere un atteggiamento positivo, proprio come quello che ha avuto nella difficile stagione del 2014.
Secondo Maldonado se non ha ottenuto grandi risultati non dipende dal fatto che non ha talento ma piuttosto dalle opportunità che gli sono state offerte, vale a dire che la colpa è della scarsa competitività delle monoposto che ha guidato. Un atteggiamento di questo tipo, anche un po’ sprezzante delle critiche, come può essere privo di critiche?
Pastor Maldonado nel corso della sua carriera in Formula 1 non si è distinto per il talento al volante della monoposto ma per una serie di errori che ha compiuto in pista. Ha esordito nel 2011 con una Williams e con questa squadra ha carpito il suo unico risultato in F1. Peccato che le performance fossero opacizzate dalla poca costanza. Tra critiche e sfottò Maldonado è approdato alla Lotus e senza farsi per niente scoraggiare dalle critiche ricevute dichiara ai sostenitori che:
Non posso dare peso ai miei detrattori. Apprezzo molto i miei fan, specialmente numerosi nel mio paese e nel resto del Sudamerica, e anche in Italia, dove ho disputato la maggior parte della mia carriera giovanile. Ovvio, certi commenti non sono facili da digerire, ma la libertà di espressione è fondamentale.
Poi fa notare che anche grandi piloti come Alonso non sono mai stati esenti da critiche perché chi critica trova da ridire su tutto. Di conseguenza ha deciso di essere indifferente perché gli errori non sono tutti suoi e nel tempo si è fortificato e alla Lotus saprà far vedere quanto vale.