Può capitare che la batteria vi pianti in asso e se succede d’inverno non è affatto piacevole visto che la macchina potrebbe fermarsi in un posto freddo e mettervi in seria difficoltà. Qualche volta, però, avere dei cavetti, i famosi cavi della batteria che tecnicamente sono chiamati anche cavi di avviamento, può essere provvidenziale, se sono usati correttamente.
Lo strumento più semplice per far ripartire la batteria della macchina quando vi pianta in asso è una coppia di cavi che riescono ad attivare un avviamento di emergenza. I cavi però devono essere di buona qualità e molti dei cavi in vendita questa buona qualità la vedono con il binocolo. Chi sta per acquistare i cavetti, i cavi per la batteria, quindi, non deve farsi abbagliare dalla grandezza degli stessi.
Il primo consiglio che danno gli esperti è quello di controllare i cavi perché anche quando sembrano robusti, potrebbero non essere di buona qualità perché non contengono un’importante dose di conduttori di rame. Il metallo in questione, poiché molto costoso, spesso è ridotto al minimo e tutta la dimensione dei cavi è affidata a una quantità elevata di plastica isolante.
Questo per dire che le prestazioni di un cavetto non sono proporzionali alla dimensione della loro sezione. Questa deve essere grossa ma è la qualità che determina la riuscita dell’avviamento di emergenza. Si consiglia pertanto che siano almeno 16mm2 effettivi.
La seconda cosa da controllare sono le pinze terminali che per essere appropriate devono essere completamente isolate e avere un ponticello conduttore che collega le due ganasce. L’uso dei cavi poi è in sé semplice perché bisogna soltanto seguire qualche regola per farli funzionare:
- collegare prima i poli positivi
- collegare poi il polo negativo alla batteria carica e infine l’altra estremità alla macchina in panne
- prima di scollegare i cavi dopo aver fatto ripartire la macchina in panne, accendere i fari, il ventilatore e il lunotto termico e aspettare qualche minuto per evitare sbalzi di tensione.
