Marchionne è il volto nuovo della Formula 1 o meglio della Ferrari e da quando c’è lui a Maranello l’organigramma del Cavallino è stato sconvolto. Sono andati via dei capisaldi della gestione Montezemolo e sono arrivati gli amici del manager italoamericano. Eppure Marchionne piace alla dirigenza nonostante i modi che danno fastidio anche a Montezemolo.
Quando Montezemolo ha lasciato il testimone a Marchionne, ha scelto la via del silenzio, non ha commentato le scelte del nuovo presidente, il suo insistere sulla necessità di cambiare marcia e verso nell’evoluzione della Rossa, il suo sottolineare che c’era bisogno di qualcosa di una rivoluzione per ritrovare una Ferrari competitiva.
È stato in silenzio Montezemolo fino a che Marchionne non gli ha messo i bastoni tra le ruote nel Board dove l’ex presidente della Ferrari era candidato per sostituire Ecclestone. Un incarico importante che con la sua esperienza avrebbe potuto ricoprire senza difficoltà dando lustro anche alla tradizione tricolore in ambito motoristico. Marchionne ha impedito la sua ascesa e Montezemolo ha rotto il silenzio chiedendo rispetto.
Eppure Marchionne, che non ha certo fatto una bella figura con questo comportamento arrogante, è apprezzatissimo dalla dirigenza Ferrari al punto che Piero Ferrari lo considera insostituibile e dice che a suo padre sarebbe di certo piaciuto. Ecco le sue parole:
Ha detto così chiare, sentite, oneste, senza sotterfugi o trasformismi politici. Marchionne è una persona che detesta i ritardi. Lavora sodo, capisce al volo i problemi e li risolve all’istante. Ha tante qualità. Più lo conosco e più lo posso apprezzare. Credo proprio che sarebbe stato simpatico a mio papà, perché si sarebbero intesi anche solo con lo sguardo…