La formula 1 è sempre una fonte di notizie interessanti anche se è un periodo di pausa per i Gran Premi. Durante il primo ponte di queste festività natalizie l’attenzione è stata tutta per la Red Bull che ha subito una rapina. Secondo la prima ricostruzione 10 uomini hanno assalito la factory della scuderia e hanno trafugato tutti i trofei.
I dipendenti della Red Bull sono ancora increduli davanti allo sgarbo ricevuto dalla Red Bull Racing. Quando sono arrivati nella factory non riuscivano a credere che fosse accaduto proprio a loro. L’ingresso in vetro era stato rotto come per un’esplosione. Poi un commando di 10 uomini ha fatto irruzione nella scuderia e tutto è stato registrato dalle telecamere di sorveglianza.
Naturalmente è difficile identificare i rapinatori che sono entrati nella factory a volto coperto e hanno assalito anche due vetture sfondando la sala d’ingresso. Ci hanno messo veramente poco ma si sono portati a casa 64 trofei d’argento che erano nella bacheca. Poi sono letteralmente scomparsi. Chris Horner non nasconde il danno economico subito e la sua perplessità sull’accaduto:
Ovviamente, siamo dispiaciuti da quanto è successo. Tutto ciò ha creato danni significativi, anche a livello morale, perché quei trofei rappresentano i grandi sforzi di questo gruppo in dieci anni di duro lavoro. Al di là della natura violenta di questa irruzione, siamo perplessi: perché qualcuno dovrebbe prendere questi trofei? Il valore per la squadra è molto alto, ma il loro valore intrinseco è basso, perché molti di essi erano repliche.
In futuro lo spazio della Red Bull sarà certamente meno accessibile, anche ai tifosi che spesso si recano nella factory per ammirare i trofei e le macchine usate nella Formula 1.