Dopo l’incidente di Bianchi la FIA deve rivedere una serie di parametri di sicurezza per evitare nuovi incidenti così drammatici. Peccato che si agisca a posteriori e con progetti che sono buoni sulla carta ma andranno sviluppati. E ci vorrà tempo.
Un progetto molto interessante, già provato durante le prove libere di Austin è quello della Virtual Safety Car che serve a neutralizzare immediatamente la gara quando sorgono dei problemi. Ci sarebbe un miglioramento importante sul fronte della sicurezza in pista.
Ma di cosa si tratta? La Virtual Safety Car è una vettura di sicurezza fantasma che costringe i piloti a rallentare immediatamente quando arriva in pista. Ma come ci arrivi e come possa funzionare questa soluzione, è ancora tutto da decidere.
In pratica si pensa ad una situazione in cui si dà un segnale ai piloti e questi devono seguire le indicazioni della direzione di gara, mantenendo un ritmo del 35% inferiore a quello normale in gara. Il display delle monoposto dovrebbe fornire indicazioni al pilota rendendogli noto quando è arrivato il momento di accelerare e quando quello di rallentare.
Secondo alcuni piloti però un sistema del genere potrebbe distogliere l’attenzione di chi è al volante perché invece di fare attenzione alla pista si dovrebbe guardare il display. Insomma per i piloti una soluzione del genere sarebbe difficile da gestire e lo spiega bene Button con queste parole:
Mi piace l’idea, ma si perde un sacco di tempo guardando in basso verso il volante, al fine di garantire che si stia guidando correttamente nel delta. L’aspetto difficile di questa Safety Car virtuale è che, se finisci sotto al ritmo imposto quando essa viene disattivata, si rimedia una penalità di 10 secondi stop & go. Questo è estremamente difficile da gestire!
Alonso non sembra dare peso alle distrazioni e dice che l’esperimento è andato bene ma bisogna lavorarci ancora molto. Toccherà abituarsi ai nuovi sistemi.