Sembrava ormai scontata l’abolizione del superbollo delle auto nella Legge di stabilità, invece all’ultimo minuto è saltata. Per l’ennesima volta il buon senso non ha prevalso in politica, lasciando attiva una tassa che dalla sua creazione ha prodotto gli effetti contrari rispetto a quelli sperati, ossia meno introiti.
Secondo quanto riferito da molti questa scelta è stata dettata dalla volontà non contrariare certi ambienti politici, in particolare dell’opposizione, che non avrebbero capito le reali motivazioni della decisione. Si tratta di motivazioni che non reggono comunque, dato che recenti studi hanno dimostrato che la tassa ha prodotto, solo nel 2012, mancati introiti per l’erario pari a circa 140 milioni di euro (tra minore Iva per le mancate vendite, radiazioni per esportazioni di veicoli venduti all’estero con conseguente venir meno della tassa di possesso, inferiori Ipt per le province e addizionali sulla Rc auto).
Il superbollo è un’imposta extra al normale bollo automobilistico che va a colpire i proprietari di auto con potenza superiore ai 185 kW/250 CV. Secondo quanto stabilito dalla legge per ogni kW eccedente i 185 kW si devono pagare 20 euro, cifra che diminuisce in base all’età dell’auto (fa fede l’anno di costruzione). Per auto con età compresa tra 5 e 10 anni si paga il 60% del superbollo, per auto con età di 10-15 anni si paga il 30% mentre per auto con età compresa tra 15 e 20 anni si paga il 15%. Le auto con più di 20 anni non sono interessate dal pagamento del superbollo. Online sono disponibili diversi siti per effettuare il calcolo in automatico.