La KTM Freeride 350 è una off-road un po atipica, non essendo un’aggressiva enduro da gara ma nemmeno uno scomodo trial. Si potrebbe inquadrare come una scrambler dal motore docile, ottimo per ogni conducente, di entrambi i sessi e di qualsiasi corporatura. È un ottimo fuoristrada ma al tempo stesso se la cava benissimo in città nei percorsi quotidiani per andare al lavoro. Ottima per le uscite serali, ma senza passeggero, essendo omologata monoposto. Agile e leggera, ve bene in ogni occasione.
Le sovrastrutture sono minime, ridotte all’osso, ma sotto nasconde soluzioni tecniche innovative per la ciclistica, con il telaio di tipo misto in acciaio/alluminio accoppiato al telaietto posteriore in plastica ad alta resistenza.
Il motore è un monocilindrico da 349 cm3 derivato dalla EXC ma ammorbidito e meno aggressivo, con tre modalità di mappatura selezionabili: Hard, Soft e Standard. Tutta questa qualità però non giustifica il prezzo elevato, ben 7.450 euro per una moto di questo segmento.
Nel fuoristrada trova la sua naturale collocazione, dove può superare tutti gli ostacoli e salire anche nelle strade più impervie anche con i soli 19,8 CV erogati dal suo motore. La frizione distribuisce bene la coppia, facendo aggrappare la moto a qualsiasi cosa. In strada la guida è quella delle enduro cattive ma con una sella molto più bassa. Ottima per i piccoli tragitti, fa soffrire in quelli lunghi per le le vibrazioni che si fanno insistenti già a 80 km/h. Poi il serbatoio piccolo e gli elevati ne limitano l’autonomia. Ottimi i freni, dolci e perfetti per la città, dove la maneggevolezza la rende agile e scattante, ma anche sicura. Le sospensioni a lunga escursione si adeguano perfettamente alle strade italiane. Manca la chiave di avviamento e quindi dovrete legare la moto ogni volta che parcheggiate. Nel complesso una buona moto, limitata dalle spese da sostenere.
