BMW segna un passo nuovo per la sua storia, anche se in condivisione con un’azienda indiana. L’obbiettivo è iniziare a costruire dopo le maxi moto, anche quelle di piccola cilindrata. Per questo ha siglato un accordo con l’indiana TVS Motor Company per la produzione di modelli di cilindrata inferiore a 500 cc, che nei paesi emergenti del sud est asiatico stanno avendo molto successo.
Si tratta chiaramente di una collaborazione in cui entrambe le aziende metteranno a disposizione le proprie conoscenze per creare modelli di qualità ma a prezzi concorrenziali. Le due case motociclistiche collaboreranno insieme al progetto mantenendo però ognuna le sue prerogative, in modo che lo sforzo finanziario sia minimo. Un accordo che secondo il resposabile di BMW Motorrad Stephen Schaller, offre «nuove prospettive di crescita», che commenta cosi la nuova joint venture: “Nell’ottica di una diversificazione del mercato stiamo cercando di sviluppare tutte le aree potenzialmente in crescita. In modo da poter offrire una gamma completa, con modelli di piccola cilindrata in aggiunta alla nostra tipologia tradizionale”.
►Stephen Schaller nuovo presidente Acem
► BMW vende Husqvarna
La TVS Motor Company è anch’essa una grande azienda, essendo uno dei principali costruttori di motocicli indiani. I volumi delle sue produzioni superano il miliardo di dollari e i 2 milioni di veicoli prodotti annualmente. La Bmw Motorrad invece si sa che punta tutto il suo business sulle moto di grandi dimensioni e alta gamma, con motori tra 650 e 1600 cc. Il 2012 per BMW ha visto un giro d’affari in leggera crescita, con 106.358 esemplari venduti pari ad un +2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le vendite maggiori le registra in Germania, negli Stati Uniti e in Francia. Questo accordo segue una strategia che la Bmw sta attuando da diverso tempo. A partire dal 2011 infatti ha iniziato a rivolgere la sua attenzione alla mobilità urbana e a gennaio ha difatti venduto la marca di moto sportive e off-road Husqvarna al gruppo austriaco Pierer Industrie che produce la KTM per liberarsi di una gamma praticamente fotocopia della casa madre. Questo accordo è un ulteriore passo verso la strada intrapresa.
