A partire dal 19 gennaio ci saranno delle grosse novità per quel che riguarda le patenti delle due ruote, in particolare per le piccolissime e le grandi cilindrate, con regole più severe per tutti. Per le grandi cilindrate la patente A sarà ottenibile solo a 21 anni con almeno due anni con una patente di tipo A2 e un esame pratico.
Per quelli che non avranno accumulato i due anni di patente A2 la patente A sara conseguibile solo a 24 anni.
Regole più severe anche per i cinquantini e le minicar, con una nuova patente, la AM, in luogo del vecchio patentino. E ci saranno anche le sanzioni, come la sottrazione dei punti in caso di infrazioni per i maggiorenni.
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In caso di gravi violazioni c’è anche la sospensione della patente come per gli automobilisti, ma restano esentati i minorenni.
Le nuove norme sono state approvate prima di Natale nel decreto legislativo approvato nel Consiglio, atto ad armonizzare in cento pagine la legislazione italiana con quella europea per la sicurezza stradale. L’Aci indica per quest’anno in Italia 3.800 vittime della strada di cui 500 motociclisti. La novità non piacerà agli studenti che fino ad oggi potevano contare sugli economici corsi scolastici, mentre ora dovranno rivolgersi alle autoscuole.
Tra le novità molto discutibili ci sono le doppie sanzioni per tutti per i conducenti di ciclomotori e minicar con due patenti, la Cig e la patente AM, che vedranno sottrarsi i punti su entrambe.
Ma il decreto sembra piuttosto complicato per questo dall’Asaps, associazione amici della polizia stradale, ci si aspetta già una circolare esplicativa su tutti i nodi oscuri del testo, come auspicato dal presidente Giordano Biserni. Per chi ha già il vecchio patentino comunque niente nuova patente o esami, ma solo la sostituzione del certificato alla scadenza. La patente AM si potrà conseguire a 14 anni ma sarà valida all’estero solo dopo i 16.