Una gara partita male e finita anche peggio, da subito si erano levate in coro proteste per l’orario di partenza della gara, adeguata agli orari europei.
Una decisione a dir poco discutibile in quanto in Malesia erano, al momento della gara, quasi le sei di sera e la visibilità già iniziava a scarseggiare; la pioggia ha ovviamente complicato il tutto rendendo la prosecuzione della gara pericolosa e praticamente impossibile.
Inizia la gara e Rosberg sembra avere un altro passo, conquista subito la testa della corsa e solo Trulli e Button riescono a stagli dietro.
Massa, dopo la sciocchezza delle qualifiche, cerca un difficile recupero e dalla sedicesima posizione inizia la sua difficile gara.
L’altro ferrarista Raikkonen riesce, superando Alonso a portarsi in quinta posizione.
Button però non ci stà e durante il primo pit-stop si porta in testa alla corsa.
Da li in poi arriva la pioggia e il caos.
In casa Ferrari tentano il tutto per tutto e fanno rientrare ai box Raikkonen per montagli le gomme da bagnato estremo, scelta che da li a poco si rivelerà disastrosa, la pioggia forte tarda ad arrivare e il pilota finlandese prende fino a 20 secondi a giro.
Quando la pioggia arriva veramente forte inizia il balletto ai box con i tecnici nel più completo pallone, gomme bagnate, intermendie, di nuovo bagnate… in più il forte vento fà si che alcune parte della pista siano delle vere e proprie pozzanghere mentre altre siano quasi asciutte.
Una situazione che si protrae fino a quando la direzione decide di esporre la bandiera rossa; piloti che tornano in griglia di partenza, quranta minuti di incertezza e gara sospesa.
Alla fine gli unici a sorridere sono Button, alla seconda vittoria in cariera, e Brawn che, aspettando la decisione della FIA prevista per il 14 aprile, resta il genio che è riuscito a creare una macchina super competitiva al primo tentativo.
Hamilton, campione in carica, si piazza settimo raccimolando cosi almeno un punto, sempre meglio di Ferrari che dopo due gare si ritrova ancora a zero punti ( non succedeva dal 1992 ).
I fischi del pubblico presente ricalcono in modo più o meno preciso l’umore di tutti gli appassionati di questo sport che si stanno velocemente stufando di questa situazione e, detto tra di noi, se la Brawn continua cosi il campionato è già bello che finito.