Fino a qualche anno fa quasi nessuno avrebbe mai acquistato una moto basandosi sui consumi, ma vuoi la crisi, vuoi le nuove spinte ecologiste, gli appassionati delle due ruote sono sempre più attenti ai consumi carburante, e sprecare meno benzina è divenuto un fattore determinante anche per le case motociclistiche. E la Suzuki ha deciso di rendere ufficialmente noti i consumi medi delle sue moto.
Ha determinare questa nuova tendenza sono i dati sulle vendite del 2012, che vedono si resistere alcuni modelli classici, ma anche salire in auge modelli nuovi che hanno nei bassi consumi la loro caratteristica principale, come la Honda NC700X venduta in 1.717 esemplari che la pongono al secondo posto tra le più vendute. La scelta è anche di Suzuki che quest’anno ha presentato l’aggiornamento della V-Strom 650 dai consumi ancora più bassi, di cui sono state vendute 724 moto. Ma le vendite parlano anche di un’avanzata delle cilindrate più piccole, dal 250 al 350, con cui si risparmia su carburante e assicurazione.
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La Suzuki ha quindi messo le carte in tavola e oltre alle caratteristiche tecniche da oggi fornisce anche i consumi di carburante dei propri modelli, stabiliti con la procedura WMTC (World Motorcycle Test Cycle), per ricavare una media sia su percorsi urbani che extraurbani e autostradali. Vengono considerate anche i diversi stili di guida, da quella più sportiva a quella più risparmiosa. Analizzando i dati forniti dalla casa giapponese sorprende positivamente il numero relativo alla nuova Inazuma 250 che segna ben 30,4 km ogni litro di carburante, mentre la più sprecona di Suzuki è la GSX-R750 con 19,1 Km/l. Seconda tra le risparmiose la V-Storm con 25,2 Km/l e terza la Gladius con 24 Km/h. Gli altri modelli si attestano tutti tra i 21,4 Km/l (le due GSR) e i 19,5 (le GSX).