In questo piano è presente quello che è già stato ribattezzato ecopedaggio, secondo cui saranno introdotte tariffe autostradali differenziate in base alle emissioni di CO2 dei veicoli (autovettura, camion o bus), calcolate in grammi al km.
Nel piano del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini è prevista l’introduzione di un pedaggio di circolazione nelle autostrade e nelle strade statali per autoveicoli, autobus e camion, differenziato in relazione alle emissioni specifiche di anidride carbonica. Rimane tuttavia da vedere come potrà mai essere applicata una tassa del genere, ma siamo certi che un modo per farlo lo troveranno se necessario.
Sempre nello stesso piano è anche citata l’introduzione di un pedaggio sulle strade statali, sulle quali però sarebbe praticamente impossibile far pagare il biglietto per il pedaggio come si fa nei caselli per le autostrade. Da qui nasce proprio l’ipotesi che il Governo Monti possa inventarsi una sorta di pedaggio periodico (settimanale, mensile o annuale) per chi magari risiede nei pressi di queste strade statali.
Per esempio in Germania esiste la tassa chiamata LKW-Maut che prevede il pagamento di un pedaggio per viaggiare sulle statali a doppia corsia di marcia, ma solamente per i veicoli industriali con massa superiore a 12 tonnellate, calcolata sul numero di km percorsi, sul numero degli assi e sulla categoria di emissioni del mezzo. In Italia questa nuova tassa potrebbe interessare la E45 Orte-Ravenna, il Grande Raccordo Anulare di Roma, l’autostrada Roma-Fiumicino e in generale le strade extraurbane principali.