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Peugeot Vogue, il ciclomotore

Chissa se ci saranno ancora cosi tanti nostalgici dei cinquantini da avviare a pedali e da modificare sotto il portone di casa, ma lo scopriremo presto grazie a Peugeot e al piccolo Vogue, un vero ritorno al passato, come non si era mai visto, per celebrare i 110 anni delle due ruote a motore del marchio francese, proprio quello che decretò la morte dei cinquantini con il suo Metropolis. La casa del Leone torna all’antico, o meglio, ai fortunati anni 70 i ciclomotori erano più numerosi delle auto, economici, comodi, e Peugeot gareggiava nelle vendite con il Piaggio Ciao e il Garelli Gulp. Prima dell’avvento del Piaggio Sì, con il modello 102, che produsse nel 1970 addirittura in 295.000 esemplari.


Oggi il modello è completamente sparito dalle strade europee, come gli altri cinquantini, me chi è stato in vacanza in Tunisia o in Marocco, ex colonie francesi, ha potuto constatare che quelli prodotti negli anni 70 sembrano essere finiti tutti lì.
Fu proprio Peugeot a farli sparire, con i primi scooter monomarcia Metropolis e Rapido degli anni 80, vera rivoluzione che invase il mercato e fu poi seguita da tutti, come i giapponesi della MBK col Booster. Peugeot continuò ad essere protagonista per tutti gli anni 80 e 90, con il SV 125 (ancora un’innovazione dedicata stavolta a un pubblico più maturo e grande, che doveva andare in ufficio, e poi ancora con tanti cinquantini.

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Oggi Peugeot fa un tuffo nel passato e disegna l’erede del 102, il Vogue, solo 40 kg di peso, semplice ed essenziale nell’estetica e nella meccanica, come i cinquantini di una volta. Il motore è un 49 cc a due tempi da 2 cavalli, con il carburatore, la sella monoposto e i freni a tamburo. Ma sono i pedali a farci tornare al passato. Due le colorazioni, bianco e blu-argento e solo 110 esemplari prodotti, ad un prezzo di 959 euro .