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Moto GP: il futuro nella Ducati

La Ducati inizia a progettare un eventuale futuro senza Valentino Rossi e così sta trattando l’ingaggio di Paul Espargarò vincolandolo alla partenza del Dottore. Silverstone infatti segna una data decisiva almeno nelle dichiarazioni di Valentino che ha fatto sapere chiaramente che se la moto non migliorerà per la prossima stagione, sarà pronto a trasferirsi altrove.


L’indiscrezione viene dai giornali spagnoli, forse interessati al loro giovane connazionale, e l’ingaggio del giovane esordiente sarebbe possibile grazie all’abolizione della regola dei rookie nel 2013, data per certa e da annunciare ufficialmente dal prossimo Gran Premio di Assen.

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L’unica certezza per la Ducati è Nicky Hayden, che i concessionari degli Stati Uniti ritengono inamovibile viste le alte vendite della casa di Borgo Panigale nel Nuovo Continente. E la loro influenza è molto importante visto che una parte del suo ingaggio viene pagata proprio da loro in cambio della pubblicità del campione. Con Rossi probabile partente quindi, c’è un futuro da progettare, incerto e non ancora delineato. Per il momento è escluso l’abbandono al campionato, con un programma già approvato di altri due anni. La Ducati non sembra molto preoccupata di perdere il campione italiano, forse segno che non ha intenzione di investire molto sul moto mondiale o forse, come dicono i più, perché i grandi campioni non si sono mai adattati alla Desmosedici. Possibile che un pilota di pura razza come Valentino non riesca a tirar fuori il meglio dalla Ducati?

A Borgo Panigale però hanno già avuto l’esperienza Gibernau e Melandri, e sembra che Rossi stia avendo gli stessi problemi con la meno docile, rispetto alle giapponesi, Ducati.
Per questo preferirebbero un esordiente, o un pilota come fu lo Stoner ducatista che arrivò nel team italiano dopo un solo anno in una Honda non ufficiale.