Per in bambini dai 5 ai 10 anni, le case motociclistiche, in collaborazione con alcuni imprenditori, hanno da tempo studiato ad iniziato a produrre dei seggiolini per poter garantire ai bambini una maggiore sicurezza se trasportati in moto con molte voci entusiaste da parte delle mamme-motocicliste. Ma ci sono anche voci nettamente contrarie ai seggiolini, e la legge in merito non riesce a sciogliere le riserve di chi vede in questi accessori maggiori pericoli.
Per i pro parliamo del seggiolino Baby Ride S650 (in foto), regolabile per quasi tutte le moto, leggermente più alto con maniglia e sostegni laterali per non far scivolare lateralmente il bambino, che può anche sostenersi con i piedi a delle conchiglie che non dovrebbero comunque intrappolarlo in caso di caduta. In questo modello il bambino non allacciato o imbragato al seggiolino, proprio per rispondere ad uno dei contro più sensati. In caso di caduta infatti, la moto essendo molto pesante, porterebbe il bambino con se, rischiando di schiacciarlo. Inoltre il peso della moto generalmente la fa scivolare molto più lontano del pilota, con il rischio di finire sotto un’auto o contro il palo o chissà dove. Insomma, non è proprio come quando si cadeva da piccoli in bicicletta, a velocità prossime allo zero e con un mezzo molto leggero che si fermava quasi immediatamente nella sua scivolata senza il rischio di schiacciarci.
Inoltre molti modelli di seggiolino presentano invece delle imbragature, che renderebbero certo lo scivolamento in caso di caduta. Altro contro per i seggiolini, questa volta non imbragati, è l’effetto trampolino in caso di urto frontale, maggiorato dalla leggerezza del bambino e dell’altezza maggiore. Insomma, siamo sicuri di voler trasportare i nostri figli in moto? Comunque il legislatore, pur mantenendo una legge vaga, non ha imposto l’obbligo dell’uso del seggiolino, e ogni motociclista è libero in coscienza di usarlo o no, aggiungendo anche che in coscienza potrebbe utilizzare un veicolo più adatto ai bambini.