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BMW City Car elettrica

Sono state confermate le voci circa lo studio in casa BMW per lo sviluppo di una City Car a propulsione elettrica.
Pensata principalmente per i mercati europeo ed americano, la sua futura realizzazione è stata confermata da Norbert Reithofer, CEO della casa bavarese, che ha comunicato anche che la futura “micro” BMW sarà in grado di rispettare le rigide normative, future, in materia di inquinamento e consumi di carburante che Europa ed America adotteranno.

Negli intenti della BMW la realizzazione della futura city car in due versioni che si distingueranno per il tipo di propulsore. La prima monterà un motore a benzina ad alta efficienza probabilmente affiancato ad un propulsore elettrico per renderla ibrida. La seconda sarà invece una vettura totalmente a propulsione elettrica, con una autonomia di circa 350 chilometri, più che sufficienti per un utilizzo quotidiano ed urbano e soprattutto conforme alle normative californiane che imporranno, dal 2012, il limite minimo di 200 miglia di autonomia per le vetture elettriche.


Una curiosa e simpatica probabilità quella di far rivivere il nome Isetta nel battezzare la nuova city car. L’Isetta era una micro automobile, con un unico sportello frontale, costruita dalla BMW, su licenza della italiana Iso, dal 1955 e il 1962. Geniale dal punto di vista progettuale, con la sua forma a “uovo” e l’abitacolo che somigliava tanto alla cabina di un elicottero, non ebbe un particolare successo commerciale nonostante avesse anche prestazioni interessanti per l’epoca.

Una city car piccola, spaziosa e di classe, ma soprattutto elettrica, saranno contenti quelli dell’enel.