Per il momento si tratterebbe dell’unica soluzione possibile per frenare il successo del gruppo automobilistico tedesco: l’alleanza tra la Fiat e la transalpina Peugeot Citroen è stato anche sussurrato da Sergio Marchionne nel corso dell’evento NAIAS svoltosi a Detroit poco tempo fa.
Anche un’analista di UBS, Philippe Houchois si è espresso in favore di tale opzione, ritenendo che sia importante anche per la Peugeot, che ha l’assoluta necessità di trovare uno sbocco sul mercato maggiore rispetto agli attuali livelli per le vetture che produce.
La Volkswagen si è sviluppata con costanza e continuità anche in Francia, ottenendo un incremento del 12%, mentre Audi ha aumentato del 16% le proprie immatricolazioni: Peugeot e Citroen hanno chiuso il 2011, invece, in negativo.
Anche nella seconda settimana di gennaio, il trend non sembra per nulla essersi invertito: tra Peugeot e Citroen ci sono riduzioni complessive del 67%, mentre Volkswagen e Audi crescono del 70%.
Dati impietosi, quindi, che lasciano spazio solo ad un’alleanza tra PSA e Fiat: la casa costruttrice italiana, all’interno della nazione transalpina, non è nemmeno nelle prime dieci posizioni della classifica relativa alle vendite dei gruppi automobilistici.
Marchionne, negli ultimi giorni, ha prima parlato di una possibile alleanza con PSA, salvo smentire poi categoricamente quanto detto poche ore dopo: l’unica certezza di questa situazione è che una collaborazione tra Fiat e PSA è necessaria, ma complicata da raggiungere e il tempo stringe, almeno visto il grande successo della Volkswagen.