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Rc auto prezzi in aumento

Se l’Isvap (l’Istituto che vigila sulle Assicurazioni) parla di tariffe Rc auto alle stelle, l’Ania (l’Associazione che rappresenta le Assicurazioni) risponde per le rime. Se l’autorità di controllo aveva elencato rincari per quattro profili di assicurato, con un picco del 45% in due anni, l’Ania, sostiene che gli aumenti dovuti alla raccolta effettiva sono stati nel 2010 del 4,8%. Mentre per i primi sei mesi dell’anno in corso, siamo – secondo le Compagnia – a un +5,7%.

Dove sta la verità sui prezzi delle assicurazioni Rc auto? Questo noi non siamo in grado di dirlo. Se non riescono a mettersi d’accordo Isvap e Ania, che hanno in mano un oceano di dati, prezzi, profili, nessuno può davvero stabilire la media degli aumenti. Che comunque ci sono stati: o a una cifra o in doppia cifra.

Tutto questo però disorienta l’automobilista italiano, che non sa più a chi credere. Un giorno gli viene detto che le Rca volano verso record impensabili; ventiquattr’ore dopo, la smentita. Rincari sì, ma non mostruosi.

Probabilmente, l’assicurato italiano che già guidava nel 1994 ha nostalgia di quei tempi. Sino a quell’anno, le tariffe Rca erano fissate dallo Stato, attraverso un’apposita “Commissione”. Non c’erano equivoci. Dopodiché, da quell’anno, ecco la liberalizzazione: ogni Assicurazione fa quel che crede, personalizzando i prezzi.

In teoria, la libertà tariffaria doveva portare a ribassi della Rca. Al contrario, le associazioni dei consumatori parlando di rialzi del 170% dal 1994 a oggi. Roba da mettersi nelle mani nei capelli. Si stava meglio quando si stava peggio?