Il progetto prevede che quattro nuovi modelli verranno brandizzati dal gruppo Chrysler e tre manterranno il logo Fiat o Alfa Romeo.
A portare i marchi americani saranno una compatta citycar, modello che effettivamente manca nel gruppo Chrysler, e che verrà sviluppata sfruttando la piattaforma della Fiat 500; una utilitaria del gruppo B attingerà dal progetto Alfa Mi.To., che del resto è anche quello della Grande Punto; per il segmento C, andrà in pensione l’attuale Dodge Caliber.
Verrà soppiantata da un nuovo modello sviluppato partendo dal progetto C-Evo del gruppo torinese, quello della prossima Alfa Romeo 149. Sempre la piattaforma C-Evo, con una opportuna operazione di stretching, darà vita ad un’auto del segmento D dalla quale declineranno le future Dodge Avenger e Chrysler Sebring.
Per quanto riguarda invece i modelli a marchio Fiat, andranno alla scoperta del nuovo mondo la piccola 500, la Mi.To. e la 149.
Altro dettaglio dell’accordo è la possibilità, da parte del gruppo americano, di attingere alla tecnologia T-Jet, sviluppata da Fiat per la nuova generazione di motori benzina ad alte prestazioni. Questa famiglia di motori andrebbe a sostituire parte dell’offerta Chrysler per le piccole cilindrate.