Gli aumenti per le autostrade, entrati in vigore nel mese di luglio rimangono quindi in bilico, in seguito al respingimento della richiesta avanzata dalla presidenza del Consiglio e dall’Anas, di sospendere le ordinanze del Tar del Lazio e Piemonte, che avevano appunto bloccato l’aumento tariffario.
Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta, ed ha rimandato la decisione finale al 31 agosto.
Praticamente il Consiglio non ha ancora deciso in maniera definitiva se gli aumenti siano o meno illegittimi, ma in questo lasso di tempo nel quale permane il dubbio, è ingiustificato continuare a tenere gli aumenti in vigore.
Fino al 31 agosto almeno, le tariffe torneranno ad essere quelle che erano in vigore fino a giugno 2010.
Però per adesso le concessionarie autostradali sembrano non sentirci e continuano a tenere le nuove tariffe aumentate. A denunciarlo sono anche associazioni dei consumatori, come la Federconsumatori, che ha parlato di offesa alla magistratura e di danno per tutti i cittadini che viaggiano sulle autostrade italiane.
Addirittura la Federazione sta pensando di chiedere una inibitoria dell’autorità giudiziaria nei confronti dell’Anas, oltre all’avvio di una class action per chiedere i rimborsi.