A studiare e disegnare il concept dell’imbarcazione è stato Stefano Righini, che si è concentrato in particolar modo sugli interni, proponendo soluzioni non propriamente convenzionali.
Innanzitutto diciamo però che a spingere l’Azimut 88 ci sono due motori Caterpillar Acert da 1325 CV.
La velocità massima raggiungibile è di 30 nodi, mentre alla velocità di crociera di 27 nodi l’autonomia dello scafo è di 400 miglia.
Paolo Sitia, responsabile dello sviluppo progetti, ha detto che con gli interni dell’Azimut 88 si è voluta garantire la privacy all’armatore e ai suoi ospiti studiando percorsi del tutto indipendenti per l’equipaggio.
L’obiettivo dei designer inoltre è sempre stato quello di poter proporre quanta più luce naturale possibile all’interno dello yacht.
I mobili sono in noce mentre i pavimenti in doussié verniciato; le porte in noce hanno pannelli di pelle impunturata; i cielini e le paratie sono in Alcantara.